domenica 27 maggio 2012

Ieri era sabato, ed ho cenato.
Ho appena finito il pranzo.
E domani vado dal dietologo.
Sto riprendendo in mano la mia vita, in teoria.
Sto piangendo come una cretina, in pratica.

Io non ce la faccio.
Io voglio sentire lo stomaco vuoto, che brontola.

Quando pesavo 41kg mi facevo schifo, come ora, tanto che non riesco a ricordarmi com'ero.
Ora so soltanto che sono qualche kg in più.
So soltanto che vorrei tagliarmi questa pelle.
Che non voglio risolvere i miei problemi.
Mi sentirei vuota senza.

E l'unica cosa che voglio sentire vuoto è il mio stomaco.

E in realtà sono anche ripetitiva. masulseriononsocosadirecosapensare. vorreisolosparire.
Voglio solo scappare, andarmene via. lontano.
Non voglio più sentirmi inadeguata, inadatta. Giudicata.
Voglio solo stare con persone che non mi conoscono. Persone che non possono pensare che le mie gambe siano più grandi di qualche mese fa, o che abbia i fianchi più sporgenti di prima, che io abbia ripreso a mangiare.
Non voglio più sentirmi osservata. Non le voglio le loro attenzioni.

Sono stanca di non sentirmi all'altezza.
Di sottovalutarmi.

Vorrei tanto avere la forza per fare tutto quello che vorrei.
Ma l'apatia si è impossessata di me.

Non mi accorgo del tempo che scorre. delle ore che passano. delle giornate che giungono al termine.
Vedo la luce diminuire, arrivare la sera. e tutti i buoni propositi andare a fanculo.
E la mia vita scivolare. come granelli di sabbia.
Mi sento come un vaso caduto e ridotto in mille piccoli pezzi.
E non ho la forza per rimetterli in ordine, per riattaccarli.
Mi sto sforzando,mi sta aiutando.
Quel briciolo di forza che trovo la mattina per alzarmi dal letto, fare colazione e andare a scuola lo devo a lui. soltantoalui.
Queste giornate di sole, di caldo (chepoiiononsento), mi fanno sentire alla deriva. come arenata su una spiaggia. senzasaperedoveandare.
Mi lascio guidare. mi lascio coinvolgere, trasportare.
Riesco a fare solo questo.
Edèbello,magnificamentebello. esserecompletamentedipendentedalui.
Maèancheinfinitamentetriste...

lunedì 21 maggio 2012

Perchévorreiammazzarmisehomangiatosettecentocinquantacaloriechepoieranoquellestabilite?infondostamattinanonriuscivoadalzarmidallettoederaritornatalasensazionediimpotenzaelapauraetuttoquellochecomportalafameprolungataeppureiooravorreitantoessereingradodicacciareviadalmiocorpotuttoquellochehomangiatoanchesesitrattadicibosanonellegiustequantità.
Sì, era una domanda. Una domanda senza punto interrogativo. Perché in realtà non voglio una risposta.
Potrei solo rispondere che questo, tutto questo, è un incubo senza fine. Un incubo da cui non voglio uscire. Almenocredo. Altrimenti non avrei questa sensazione di terrore sapendo che lunedì ho la visita dal dietologo per provare a capire cosa è successo al mio metabolismo. Non vorrei smettere di vedere quella psicologa. Non dovrei, vorrei. In teoria. Magari la vita fosse fatta solo di teorie. Senza pratica. Ah, quanto sarei brava.


sabato 19 maggio 2012

16/12/10  58.5  
23/12/10  57.6
13/01/11  55.1
03/02/11  53.4
24/02/11  53.1
11/03/11  51.6
25/03/11  51.6
15/04/11  50.3
06/05/11  50.8
09/09/11  44.9
30/09/11  43.6                 .. kg. Di grasso.

Le misure del 16 dicembre sono : GASTRICO 65cm - ADDOMINALE 81cm
Quelle del 30 settembre sono : GASTRICO 55cm - ADDOMINALE 63cm
Il mio stomaco era grande quanto lo sono poi diventati i miei fianchi.

PERCENTUALE DI GRASSO DAL 21,5% al 7,6%

21 AGOSTO 2011 : peso 48.2
- Barretta Grancereale + 100ml di latte = 90 + 30
- Spinaci = 60
- Yogurt = 60
- Simmenthal + pomodoro = 56 + 30 = 90.
TOTALE : 326kcal.
GIOVEDI 29 dicembre 2011
- 4 fette +  40g marmellata + tè = 116 + 24
- 200g broccoli = 55
- Yogurt Muller =250
- Simmenthal  = 56
TOTALE : 501 kcal
ATTIVITA’ :  1ora di wii (150kcal) + piscina

Perché nessuno ha provato a fermarmi?
Perché adesso non posso superare le 700kcal senza ingrassare?
Perché se ceno, come stasera, i sensi di colpa mi divorano? Lo stomaco è come se volesse scoppiare e le gambe stanno per gonfiarsi?
Perché tutti mi guardano rifiutare, rifiutare,rifiutare senza dire niente?
Perché devo subire quella maledetta tortura ogni cavolo di settimana se poi non ascoltano quello che chiede loro di fare?
Perché devo fare tutto da sola?
Perché nessuno si è mai sconvolto di fronte alle mie ciotole (per cereali) riempite a stento di verdure scondite che sostituivano pranzi o cene e, spesso, anche entrambe le cose?
Perché nessuno mi ha aiutata?
Perché si sono sempre fidati del "hopresoungelatoprimanonmivalapastaora"? Quando, poi, ho mangiato due gelati in tutta l'estate. Sai com'è, almeno il giorno del mio compleanno.
Come hanno potuto pensare che io mangiassi gelati per tutta l'estate se a settembre mi sono ritrovata 44,9 kilogrammi.
E poi improvvisamente 43,6. E poi 42,5. E poi 41..40,5. E poi su, sempre più su.
In realtà ho solo rivisto un 50. All'improvviso.
Non me ne ero nemmeno accorta. Me ne ero stata chiusa in casa. Chiusa in casa a passare i miei giorni tra letto, divano e sedia della cucina. Ad convincermi che non potevo continuare. Che era necessario mangiare. Ingurgitare del cibo. Per stare bene. Perchéstavomale. "Perchéseitroppomagra,mangiaqualcosa". Per non uscire dall'acqua della piscina e vedere tutto nero. Per sentirmi come tutti. Libera.
Il fatto è che quella mattina del 9 gennaio, quando all'improvviso mi sono ritrovata qualcosa come 8 kg addosso, mi sono preparata, ma poi sono rimasta 15 minuti con la porta di casa aperta, un piede fuori ed uno dentro.. e poi sono rientrata e mi sono messa a letto. A piangere. Penso almeno per 5 o 6 ore.
Il fatto è che la fatica che ho fatto il giorno dopo ad uscire di casa, nessuno può immaginarla. E il giorno dopo anche. E quello ancora, e ancora. E ora.

Ricordo ancora la mattina del 5-6 settembre. Non avevo dormito molto, mi ero messa a letto verso le 4.00, prima di andare a dormire mi ero guardata allo specchio e avevo pensato "che schifo, finché non sarò 45kg non starò mai bene" ecosecosì. La mattina mi sono alzata, ho bevuto il solito bicchiere d'acqua e sono salita sulla bilancia. Più o meno quaranta volte. 45.45.45.45.45. Era un 45, sul serio. Ed io ero la stessa, quella che la sera prima si era guardata allo specchio schifata. Avevo raggiunto il mio obiettivo.
Mi sono sentita persa. Mi è crollato il mondo addosso.
Non avevo più un obiettivo. Non avevo nulla da inseguire. Nulla a cui aggrapparmi. Per cui svegliarmi la mattina.
L'obiettivo era stato raggiunto ma non ero soddisfatta del risultato.
Ho avuto paura di crearmi un altro obiettivo. Di continuare ad inseguire qualcosa che non ci sarebbe mai stato.
Ho avuto paura perché non sapevo cosa fare. Se avessi continuato, sarei dimagrata. Se avessi ripreso a mangiare, sarei tornata quella di prima. Come potevo mangiare "normalmente"?

Io non sapevo cosa significasse mangiare normalmente. Non lo so nemmeno ora.
Cosa significa alzarsi la mattina senza buco allo stomaco, anche se hai mangiato.
Cosa significa scegliere quello che ti piace, non la cosa che ti sazia di più perché non puoi avere fame perché c'è questo o quell'altro compito.
Cosa significa avere fame.
Io non mi ricordo cos'è la fame. Io non lo so.
Non mi ricordo cosa si prova a mangiare il tuo piatto preferito.
Non ho più un piatto preferito.
Ho "questo è meno calorico, ma questo mi sazia di più, se mangio questo c'è troppo sale, però meglio mangiare questo che devo studiare, oggi sto ferma tutto il giorno quindi niente carboidrati".

Scrivo questo dall'alto dei miei 46kg, si presuppone. si spera. oppure no. non lo so.
46kgx1,63cm. Non sono pochi, no.
Manondovreialzarmiognimattinaeguardarelemiegambeallospecchioevolersprofondareenondovreitoccarmilecostoleognisantomomentodellamiagiornataeprovaredisgustopermestessaseprendouncappuccinoallamacchinettarigorosamentesenzazuccheroperchénondormomaiehobisognodisvegliarmidalmomentocheèfinitounaltroscatolodisupradynelosoancheiochenonpossonadareavanticosìmaildesideriodivederequel43sullabilanciaèpiùfortediqualsiasicosapiùdellamiastessavitaeppurenonvogliosalircisuquelmaledettoaggeggiononvogliopiùvederlo.

Ricordo che :
- peso dopo un'ora dalla colazione +0.2
- peso dopo pranzo +0,3
- peso dopo cena +0,1

Ricordo che "mi peso alle 10, alle 12, alle 14, alle 18, alle 22."
Ricordo che "masebevotroppopesodipiù?"

Ricordo le mani e le gambe che si muovono quando il mese di agosto ero sul divano a guardare la 12esima stagione di Law&order senza la forza di alzarmi macavolodevobruciarecalorie.
Ricordo "ciao mamma, vengo a prenderti a lavoro" così cammino un po'. Sotto il sole, con 40gradi all'ombra e 300kcal ingurgitate il giorno prima.
Ricordo via Duomo. Scendi, sali. Scendi, sali. Scendi, sali. CAMMINACAMMINACAMMINA. Devi bruciare.

Ricordo solo questo ora.
Non ricordo più nulla.
Come se prima del 16 dicembre 2011 la mia vita non ci fosse stata. come se non avessi vissuto. come se avessi rimosso tutto. il gusto del cibo. il sapore della vita. tutto.
Come se avessi perso me stessa.
Come se il grasso bruciato si fosse portato via anche me..



mercoledì 16 maggio 2012



"Il mare è senza strade, il mare è senza spiegazioni."




Non c'è una spiegazione a tutto questo.

A questo lasciarmi trascinare dalla corrente.

E' il mare, lui. Ed io sono un naufrago. Alla ricerca di una spiaggia. 

Un naufrago che sta lottando per la vita. Per salvarsi. 

"Uno si aspetta che siano altre cose a salvare la gente: il dovere, l'onestà, essere buoni, essere giusti. No. Sono i desideri che salvano. Sono l'unica cosa vera. Tu stai con loro, e ti salverai."


Il desiderio di stare con lui è più forte di tutto. Di qualsiasi cosa. A tratti anche della mia razionalità.
Provo ad aggrapparmi, talvolta.
C'è qualcosa che tenta di tirarmi giù. Negli abissi della mia solitudine. 
"E lo sapevo che poi la vita non è abbastanza grande per tenere insieme tutto quello che riesce ad immaginarsi il desiderio. Ma non ho cercato di fermarmi, né di fermarti."
Provano a fermarmi.
Ma io voglio lasciarmi andare. Non voglio fermarmi.
Voglio che questo mare mi guidi. Mi porti alla salvezza.
"Volevo dire che io la voglio, la vita, farei qualsiasi cosa per poter averla, tutta quella che c'è, tanta da impazzirne, non importa, posso anche impazzire ma la vita quella non voglio perdermela, io la voglio, davvero, dovesse anche fare un male da morire è vivere che voglio. Ce la farò, vero? Vero che ce la farò?"

Non so spiegare tutto questo.
Questo attaccamento alla vita. Improvviso.
Mi ha trasmesso la sua voglia di vivere. Il suo ottimismo. 


"Non lo spegni, il mare."
E' una forza della natura. E non c'è niente di più bello.
Ho visto i miei errori. Ho trovato la forza. Un motivo.
"È uno specchio, questo mare. Qui, nel suo ventre, ho visto me stesso." 
Una forza della natura che mi trascina. Con forza.
E' un mare in burrasca. A cui non posso sfuggire. Non ci riesco e non voglio.
Lotto, con forza, contro le correnti inverse.
Voglio una spiaggia.
Non voglio inabissarmi.Voglio concedermi alla vita.Voglio amare." e non saprei immaginare come si possa amare di più "




domenica 6 maggio 2012

Questa volta ce l'ho fatta.
Questa volta ho fatto una scelta.
Questa volta mi sono comportata da persona adulta.

Questa volta ho scelto la vita.

Io voglio vivere.
Voglio vivere perché ci sono tanti posti che devo ancora vedere. Esperienze che non ho ancora fatto. Emozioni che non ho ancora provato.

mercoledì 2 maggio 2012

Fuori ci saranno 30 gradi.
Fuori c'è il sole.


Io vorrei tanto dormire, alzarmi tra due ore e vedere che il sole splende ancora.
Svegliarmi con la luce.
Mi è sempre piaciuto.
Non capisco perché la sera mi abbassano le persiane. 
Io vorrei tanto essere colpita dalla luce. Anche alle 5 del mattino. Cosa importa. 
Basta rigirarsi.

Cosa importa.?

Cosa importa.. 
.. se ogni tanto assecondassi il piacere?
.. se impedissi al mio senso del dovere di governare la mia vita?
.. se la smettessi di pensare di poter avere il controllo di tutto? Anche perché non ho il controllo di nulla.
.. se non rinunciassi, costantemente?


A cosa rinuncio?

Sto rinunciando alla mia vita, giorno dopo giorno. 
Sto rinunciando ai piccoli piaceri della vita, fondamentalmente.

Rinuncio a tutto quello che mi piace.
Rinuncio a tutti i momenti di spensieratezza.
Rinuncio a tutto quella che mi farebbe sentire viva.

Per non crescere.
Perché io non sono forte.
Io non voglio crescere. Io non voglio trovare un equilibrio. Io non voglio scegliere. 

"Imparare a fare delle scelte significa crescere, entrare a far parte del mondo dei adulti"

Io voglio solo tornare bambina.

Perché il premio finale della nostra esistenza è la vecchiaia?

Sarebbe così bello ritornare piccoli.....


Forse dovrei solo imparare a rigirarmi più spesso.