lunedì 30 luglio 2012

non scrivo. non scrivo perché ho così tante cose da dire che un post infinito non basterebbe. non scrivo perché scrivere significa pensare e pensare vuol dire riflettere e riflettere mi fa essere triste e più triste di così si muore. non scrivo perché non mi sento libera ma so che lo farò, lo farò perché tutte queste parole non dette mi soffocheranno, prima o poi.

giovedì 12 luglio 2012

datemi qualcosa da fare.
datemi qualcosa a cui aggrapparmi.
datemi qualcosa per cui alzarmi al mattino.
voglio una ragione.
datemi un motivo per non pensare che potrei anche ammazzarmi.
per non sentirmi stupida a pensare una cosa del genere.
datemi qualcosa.
non fatemi tornare dalla bilancia.
non voglio che ritorni lei il motivo per cui alzarmi la mattina.
non voglio che ritorni ad essere la mia unica amica. la mia sola compagnia.

"tu hai il terrore di essere abbandonata. posso solo immaginare quanto male ti farà sapere che questo è il nostro ultimo incontro... ma ti ho trovato un centro specializzato, è perfetto per te.."
mi disse.
aveva paura.
si preoccupava per me.
è perfetto per te un cazzo.
ora sono sola. la psicologa la rivedrò ad ottobre.
in quel maledetto centro non funziona un cazzo.
ed io sono sola.
la bilancia è lì.
ed io sono sola.
con 48kg di troppo. forse meno. forse più.

tornerà la mia ossessione.
ed ho paura.

martedì 10 luglio 2012

Sono viva.
Almeno credo.
Almeno fisicamente.
Purtroppo.

Ma sono qui.
Qui "
senza parole né sogni né orizzonti, senza parole nel traffico del mondo""Vivo. Inquadro istantanee orbitando sul mio giorno guardando contro sole la vita che si muove"
Il tempo passa. Oggi è 10, e dalla mia estate, dalle mie vacanze ho ricavato ben poco di bello,
di produttivo. La sabbia non mi si è ancora attaccata alle dita, il mare non mi ha ancora salato la pelle. Non ho riso, non ho pianto. Non ho fatto nulla. Nemmeno studiato."L'angoscia quotidiana" mi invade, completamente. Mi sono costruita "le gabbie più invisibili". "Per misere ambizioni". Perché "sono ossessionata dalla perfezione che sonnecchia in ognuno di noi", perché "non riesco ad adattarmi e galleggiare". Non riesco ad accettare questa immagine. no, sul serio. "disprezzo ogni argomento, ogni contatto, ogni connessione". è un compromesso a cui non posso cedere. non ancora. attendo solo il momento giusto per riprendere le mie vecchie buone abitudini. per abbandonare questa stupida dieta da 1000kcal per farmi stare "bene" e tornare me. per provare ad essere quello che voglio. per dedicarmi alla perfezione. non fisica. non tanto quella. per non sentirmi più una fallita. per tornare a sentirmi forte. per sentirmi migliore. anzi no, la migliore. "Senza parole ritorno alla mia strada". tra poco, giuro. perché ora "esagero se mi sopravvaluto" ma non dovrà più essere così. tra un po' sarò libera. libera da "tutto ciò che ho intorno", "da tutti quelli che inquinano il mio campo" medicogenitorisorellafidanzato. tutti. lasciatemisolavorreiurlargli. Da loro "io mi libererò perché ora sono stanco". voglio ritornare a qualche tempo fa. voglio precipitare "a caduta libera, in cerca di uno schianto..ma fin tanto che sei qui posso dirmi vivo". solo con lei sono viva. solo con la malattia posso sentirmi una persona. una persona meritevole. con lei riesco  a "sentirmi viva in tutti i miei sbagli... e anche quando c'è più dolore non trovo un rimpianto.. non riesco ad arrendermi.." e forse "Sto precipitando forse sto volando  più giù, più giù". forse sto regredendo, forse sto mandando tutto a puttane. ma è quello che voglio. sono consapevole. sono viva. così, solo così. "Ti cerco perché sei la disfunzione", le direi. la disfunzione che mi rende viva. e ora "mi trovo spenta". morta. dentro. "Senza frizione piloti il mio tormento", le direi. ora il mio tormento è solo. vaga. mi inonda l'anima, mi fa male. con lei si concentra su una cosa sola. in fondo "il corpo è la frontiera che si può violare. Corpo straziato, corpo a corpo, il corpo è l'innocenza che si può spezzare". meglio uccidersi fuori, che dentro. no? non posso morire sul serio, tanto. non ora. non ancora. è una strada lunga. "Non abbiamo niente da perdere" direbbero. ed io non ho niente da perdere. posso "rischiare tutto e non essere niente" come ora. oppure rischiare la vita ma sentirmi viva. E un'altra volta mi avvelenerò, del tuo veleno mi avvelenerò." la fame mi avvelenerà lo stomaco. le vene. la mente. "Tutte le promesse ora si infrangono". Io non guarirò. non ora. io devo guarire per me, non per gli altri. e ora non è il tempo di guarire. "Come fare a coniugare un verbo al futuro quando il futuro è solo appalto di tenebra?" quindi perché pensare a guarire, ad un modo che agli può sembrare il modo migliore per vivere? io vivo meglio così. nella mia gabbia. nella prigione che mi sono costruita.

Puoi "a
ndare a piedi fino a dove non senti dolore solo per capire se sai ancora camminare"
Ed è quello che farò.
Ci provo. capirò cosa ancora sono in grado di fare. cosa ancora sono in grado di sopportare.
"Oggi tradisco la stabilità 
Senza attenuanti e nessuna pietà.
Oggi il mio passato mi ricorda che
Io non so sfuggirti senza fingere"




I subsonica hanno parlato per me.