venerdì 6 gennaio 2012

La mia vita fa schifo. E il cibo, la mia ossessione per il cibo, non fa altro che contribuire alla sua rovina. Ancora di più. Voglio farla finita. Voglio smetterla di piangere, di soffrire. Di avere fame e poi sentirmi piena e poi ancora  terribilmente sazia di sensi di colpa. Sono stanca delle bugie, a me stessa e agli altri. Delle promesse che non mantengo, degli obiettivi che non raggiungo. Una canzone dei Baustelle dice: "Vorrei star fermo mentre il mondo va..". Io sono già ferma. Io non vivo. Ed ogni giorno che passa è sempre peggio. Ho diciassette anni e non vivo. Dovrebbero gli anni più belli. I più intensi. E non lo sono. Non voglio più vivere. Non voglio più sforzarmi di far vedere agli altri che vivo. Io sono morta dentro. Ed il punto è che non sono morta il giorno in cui la dieta, il mio corpo, le calorie, sono diventati il mio pensiero fisso. Io sono morta prima di tutto questo. Io non sono mai stata viva. Ho solo cercato qualcosa che mi spingesse ad andare avanti. Un pretesto per aggrapparmi alla vita. Ad una vita che mi sfuggiva tra le mani, che non mi apparteneva. Ma ora è finita. Il mio obiettivo è crollato. Deve cambiare, o devo farla finita. Sul serio. Il fatto è che ti resta dentro.. quel numero. Ti resta appiccicato all'anima. Si aggrappa così tanto a te che devi anche ringraziarlo. Perché è solo grazie a lui che sei ancora qui, se non hai ancora avuto il coraggio di far morire anche il tuo corpo. Ho sempre pensato al suicidio, al giorno in cui questo strazio sarebbe finito. L'ho fatto sempre, con frequenze diverse, ma sempre. Il pensiero della morte si impossessa di te, ti fa compagnia quando sei triste, si fa vedere, per ricordarti che è sempre lì, dietro l'angolo, anche quando sei felice. Ora me ne sono convinta, so come avverrà. Sarà un volo: lungo, ma rapido. Così potrò sentirmi leggera. Sarò come una farfalla. Quello che avrei voluto essere e non sono mai stata in grado di diventare.. Eppure soffro di vertigini. Che cosa buffa. Io sono buffa..

1 commento:

  1. come mi riconosco nei tuoi pensieri di morte..già il fatto che mi abbuffi di cibo è un gioco col suicidio..e una parte di me..lo vuole..l'altra è così impaurita da se stessa da esserne succube..
    se vuoi passa da me

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